Zambia

“Era l’ora più eletta, l’ora meravigliosa nel Paese d’Africa, quando il sole si eclissa finalmente lasciando che la terra riposi nell’ombra blu della notte.”

Isabelle Eberhardt

Lo Zambia era noto in passato con il nome di Rhodesia Settentrionale, forgiato dall’esploratore Cecil Rhodes. Il nome attuale fa invece riferimento al fiume Zambesi, che segna il confine con lo Zimbabwe e che oggi è comunemente utilizzato per svolgere safari in canoa durante i quali è possibile avvistare elefanti, ippopotami e coccodrilli.

Raggiunto dai primi esploratori e mercanti occidentali solo dopo la metà del XIX secolo, deve la sua notorietà alle imponenti cascate, scoperte nel 1855 del missionario David Livingstone che fu il primo europeo ad avvistarle. Le tribù locali le chiamavano “fumo che tuona”, e non a caso: la massa d’acqua che piomba dal precipizio, infatti, è tale da formare un fumo di goccioline d’acqua alto centinaia di metri sopra il fronte di caduta. Queste sono tra le cascate più imponenti del mondo e vennero battezzate da Livingstone “Victoria Falls” in onore della regina Vittoria.

Il paesaggio è costituito per la maggior parte da un vasto altopiano che si eleva fino ai 1850m con i monti Muchinga ed è solcato dai grandi fiumi dello Zambesi, del Kafue e del Luangwa. Il successo del turismo è recente ed è dovuto soprattutto ai Parchi Naturalistici: il Blue Lagoon, con una grande concentrazione di antilopi, zebre e bufali; il Kafue, il più grande Parco Nazionale del paese; l’Ovest Lunga, l’unico in Zambia ricoperto da foreste; il Lochinvar, eccezionale per il bird watching; il Parco Nazionale di South Luangwa, una delle principali mete per i safari in Africa. Una colorata e vivace attrazione della capitale è il mercato all’aperto di Kamwala, non molto distante dal centro.