Botswana

“A causa dell’infelice sistema scolastico che fa sì che i ragazzi abbiano notizie frammentarie di due lingue morte e nessuna conoscenza del mondo vivente, la maggior parte delle persone che si preparano a viaggiare sono sopraffatte dalla consapevolezza della loro incapacità di osservare con intelligenza il paese che stanno visitando.”

Sir Francis Galton

Il Botswana, situato nel centro dell’Africa meridionale, privo di sbocchi al mare, dalle dimensioni pari a quelle della Francia e dall’aspetto piuttosto uniforme, trova la sua massima espressione nella natura selvaggia “padrona assoluta”.

I Boscimani, che arrivarono più di 30.000 anni fa, furono i primi abitanti del paese e lasciarono tracce della loro migrazione in tutta l’Africa Australe, disegnando sulle rupi graffiti e dipinti. Questo popolo fu seguito dai pastori Khoi-Khoi (Ottentotti) e poi dai gruppi di Bantu scesi dal Camerun, che migrarono dalle regioni nord-occidentali e orientali dell’Africa all’incirca durante il primo o secondo secolo d.C. e si insediarono lungo il fiume Chobe.

Alcuni gruppi di Bantu scesero in altre zone, dando origine alle etnie dei Sotho meridionali del Lesotho e dei Sotho settentrionali del Sudafrica, mentre quelli rimasti nel territorio dell’attuale Botswana vennero chiamati Tswana. Vissero fino al XVIII secolo in rapporti relativamente amichevoli in piccole tribù sparse per il Kalahari.

In Botswana si trovano i parchi e le riserve più selvaggi ed autentici d’Africa, dove scoprire paesaggi sconfinati ed incontaminati, la meraviglia dei piccoli e grandi animali africani in autentica libertà.

Le strutture alberghiere riservate ai viaggiatori moderni sono raffinati ed esclusivi campi tendati che non trascurano comfort e lusso nel massimo rispetto dell’ambiente e della natura circostante, patrimonio naturale del mondo. Il Botswana ha mantenuto inalterato il sapore selvaggio della sua natura incontaminata, dove i paesaggi, di incredibile bellezza, suscitano nell’animo emozioni indimenticabili. Immensi spazi e aspri contrasti esaltano uno degli ultimi paradisi della terra, non ancora modificato da un eccessivo popolamento o da un’urbanizzazione sconsiderata. Dalle riarse sabbie del deserto del Kalahari, ultima dimora dei Boscimani, si passa alle acque cristalline delle lagune e alle foreste del Delta dell’Okawango, con le sue paludi che pullulano di vita. Il Botswana è un’oasi preziosa che conserva ancora un patrimonio unico al mondo di flora e di fauna.

Le pozze di sale ed il Parco Naturale di Magkadigkadi Pans, vasti quanto il Portogallo, circa 5 milioni di anni fa costituivano il fondo di un mare che si estendeva su gran parte della zona settentrionale del Paese.

Il Botswana è il paese africano con la più vasta estensione di aree protette, in cui parchi e riserve non hanno confini e gli animali si muovono in libertà tra le varie regioni del paese. Il turismo è controllato per prevenire un impatto ambientale devastante: non è permessa la costruzione di grandi alberghi nei parchi, ci sono solo lodges con campi tendati o bungalows che possono ospitare fino ad un massimo di 20-30 persone.

Ogni struttura è rigorosamente controllata dal Governo per tutelare l’ecosistema del paese. Per una precisa scelta di politica ambientale nazionale in materia di salvaguardia naturalistica, un viaggio in Botswana potrebbe sembrare ancora una meta per pochi, ma le cose belle e fragili come gli ecosistemi devono essere protette