“Mare tiepido sotto l’influenza della corrente marina che scende dalle Canarie, aria fresca, spazzata dagli alisei, sole cocente, in un cielo senza nuvole che riscalda, tonifica e dà alle pelli bianche il velluto delle pelli nere.”
Javier Reverte
Chiamata in precedenza Guinea Portoghese, nel 1973 cambia nome in Guinea Bissau. Al nome originario fu aggiunto quello della capitale Bissau per impedire la confusione con il vicino stato della Guinea, ex colonia francese.
E’ un paese prevalentemente pianeggiante, ideale da visitare da Novembre a Giugno durante il periodo secco.
L’attuale territorio della Guinea Bissau coincideva un tempo con il regno di Gabù, a sua volta parte dell’impero del Mali. Il Portogallo frequentava assiduamente le sue coste fin dal XVII secolo per procacciarsi schiavi. Nel 1956 la Guinea Bissau comincia la lotta per l’indipendenza che ottiene però solo il 24 Settembre 1973.
Lo stato è diviso in 8 regioni amministrative e 1 del settore autonomo, che sono divise in 37 settori. La Guinea Continentale è la regione che comprende tutte le principali città, tra cui la capitale Bissau.
A Sud Ovest, nel maestoso Oceano Atlantico, si trova l’arcipelago delle Bijagos, composto da 88 splendide isole tropicali. Sull’isola di Orango è possibile avvistare ippopotami d’acqua salata e godere di molte altre possibilità di eco-turismo nelle isole adiacenti. Su alcune isole sono presenti anche zone che le tartarughe usano per riprodursi.
Tra le città principali c’è Bafatà, un interessante centro coloniale e città natale dell’eroe nazionale Amilcar Cabal, la cui abitazione è visitabile nei pressi del vecchio mercato.
Fino al 1941 la capitale era Bolama, città ricca di magnifici esempi di architettura coloniale, oggi in procinto di diventare patrimonio UNESCO.
Alla fine della strada asfaltata che conduce al Sud del paese si trova poi la piccola cittadina di Buba. Bubaque è invece la più grande città dell’arcipelago in cui è possibile alloggiare in hotel o affittare barche per viaggiare tra le isole. Un tempo famosa per la tratta degli schiavi, a Cacheu è ancora presente un piccolo forte. Proseguendo, si trovano poi Catiò e Farim, fino a raggiungere Gabù, vivace città-mercato prevalentemente abitata da musulmani.
A Sud di Cap Skirring si trova Varela che, pur rimanendo entro i confini nazionali della Guinea-Bissau, risulta difficile da raggiungere attraverso una strada dissestata lunga 50km. Gli sforzi vengono però rincompensati quando si raggiunge il piccolo paradiso con spiagge dorate, pinete e un’atmosfera rilassante al riparo dai turisti.
L’unico parco naturalistico terrestre del paese è ubicato nelle Foreste di Jemberem, nel Parco naturale di Cantanhez, dove è possibile incontrare gli scimpanzè