“Lasciate che i miei occhi vaghino verso tutti gli orizzonti”
Gustave Flaubert, Voyages
Ubicato nel Corno d'Africa, il Somaliland, letteralmente “la terra dei Somali", con una popolazione di circa 4,5 milioni è a tutti gli effetti una Repubblica, uno Stato indipendente dell'Africa Orientale senza alcun riconoscimento della comunità internazionale. Confina con Gibuti, Etiopia e Somalia ed occupa l'intera area di quella che fino al 1960 era la Somalia britannica, diventata solo dal 26 Giugno 1960 l’attuale Stato del Somaliland.
Il Paese gode di una parte costiera che si estende a Nord per 740 km costeggiando il golfo di Aden. La sua capitale Hargheisa, che conta circa 600.000 abitanti, è la città più popolata del Paese. Appena fuori Hargheisa si trova il Gaal Lasa, un complesso di grotte e rifugi scavati nella roccia che contengono alcune delle prime arti rupestri note in Somalia e nell'intero continente africano, risalenti al 9000 a.C.
Il Paese ha una propria moneta, lo Scellino del Somaliland, ma non essendo riconosciuta dalla comunità internazionale, non esiste un tasso di cambio ufficiale.
La società somala è organizzata in famiglie dette “cabile”, il cui numero varia da 5.000 a oltre 50.000 appartenenti. Molte norme sociali provengono dalla religione islamica: ad esempio gli uomini stringono le mani solo agli uomini, e le donne, che quando sono in pubblico devono indossare la hijab, solo alle donne. In più, i somali si astengono dal mangiare il maiale, dallo scommettere e dal bere alcol, e dal ricevere o pagare ogni forma di interesse.
Il Somaliland offre sicuramente diverse attrazioni come la capitale Hargeisa con il Saryan Museum, le pitture rupestri di Laas Geel, gli antichi templi di Sheikh Mountain (Shiikh), i siti di sepoltura di Burao, la città portuale di Berbera e il Parco Nazionale del Monte Daallo.