“Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.”
Nelson Mandela
E’ impossibile descrivere in modo completo e capillare il Sudafrica in poche parole: se si dovesse raccogliere tutto in un libro servirebbero migliaia di pagine. I sudafricani stessi si stanno ancora conoscendo tra loro, dopo aver vissuto “separati in casa” per anni e molti luoghi prima inaccessibili si sono aperti da poco al turismo. Un giro in Sudafica è come una visita al British Museum di Londra: muovendosi da una zona all’altra si abbracciano periodi molto diversi, sensazioni e parametri del tutto contrastanti. Sembra di galleggiare nella storia del continente, riflessa qui nei volti diversissimi della gente. Un museo a cielo aperto sia per la natura e i suoi territori incredibilmente vari, che per l’interazione tra culture diverse, costrette a trovare equilibri sempre nuovi: nel giro di poche ore si ricevono le effusioni dell’oceano, bagliori metropolitani, seduzioni asiatiche del gusto e dell’olfatto nei mercati delle spezie.
I suoni armoniosi della foresta si alternano ai colori pastello delle valli di campagna, la flora cambia continuamente come i tratti somatici delle persone e le architetture di ogni origine culturale.
Situata all’estremità meridionale dell’Africa, il Sudafrica è bagnato da due oceani: Indiano ad Est, influenzato dalla corrente calda del canale di Mozambique proveniente dall’Equatore, ed Atlantico ad Ovest, con la corrente fredda del Benguela, proveniente dal Polo Sud.
Esteso su una superficie di 1.223.226km quadrati, pari all’equivalente della somma di Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio (circa 4 volte e mezza l’Italia), il Sudafrica è composto da 9 diverse province: Gauteng, North-West, Limpopo, Mpumalanga, KwaZulu-Natal, Free State, Western Cape, Eastern Cape e Northern Cape. La sua popolazione conta 54 milioni di abitanti, di cui 39 milioni di neri (prevalentemente Zulu e Xhosa), 4,7 milioni di bianchi, 8 milioni di meticci e 1 milione di indiani.
E’ un paese molto diverso dagli altri stati africani in quanto gode di un sistema politico, sociale ed economico molto simile a quello occidentale. Possiede la rete stradale più sviluppata del continente: la maggior parte delle strade è ben segnalata, sono quasi tutte asfaltate e paragonabili alle nostre tangenziali (ad eccezione delle zone limitrofe ai parchi per raggiungere riserve private o campi statali. Non è quindi indispensabile il veicolo 4x4, ad eccezione del Nord Ovest verso il Parco Nazionale Richtersveld, le Augrabies Falls e nel periodo delle piogge nel Kwazulu Natal.
Pochi paesi al mondo possono competere con la sua bellezza e varietà di panorami, tanti sono gli scenari naturali che il paese offre insieme ad una ricettività di elevato standard internazionale e a mille piacevoli sorprese per il turista esigente e attento, la cui scoperta si rivelerà addirittura superiore ad ogni aspettativa.
Un paese in continuo e veloce mutamento che farà cadere tutti gli stereotipi e i preconcetti: è uno stereotipo che tutte le strade di Johannesburg pullulino di ladri o che le strade del Parco Nazionale Kruger siano popolate come autostrade: Johannesburg può essere visitata in modo interessante e sicuro, o basta inoltrarsi un po’ oltre le piste più battute per scoprire flora e fauna incontaminate anche nell’immenso Kruger. E’ superato anche lo stereotipo dei Big Five: i sudafricani sono fieri di avere i Big Six, grazie alla possibilità di avvicinare la balena con in pochi altri luoghi al mondo.