Tanzania Sud e Ovest

Parco Nazionale di Nyerere

La Tanzania ha un potenziale enorme tra risorse naturali e culturali. Il sistema di parchi esistente protegge numerosi baluardi della biodiversità riconosciuti a livello internazionale e siti riconosciuti come patrimonio Unesco.
Il Sud e l’Ovest del paese detengono una buona parte di tutto questo. Il Sud gode di alcune attrattive come il SELOUS Game Reserve, oggi chiamato Parco Nazionale di NYERERE, che cambia continuamente paesaggio tra foreste di miombo, radure disseminate di baobab, distese di ebani e acacie, colline sassose dall’erba rasa, piane di terra scusa inondate durante la stagione delle piogge, paludi e laghi tra i meandri del Rufiji, il fiume più lungo della Tanzania dove si può facilmente incontrare elefanti, ippopotami, leoni, licaoni, antilopi nere, bufali e circa 450 specie di uccelli.

Parco Nazionale di Mikumi

Il Parco Nazionale di MIKUMI è il quarto parco nazionale in ordine di grandezza. Ospita l’ecosistema Selous-Mikumi e per questo si possono incontrare facilmente di “BIG FIVE” (leopardi, leoni, elefanti, bufali e rinoceronti), oltre a ghepardi, ippopotami, coccodrilli, grosse mandrie di zebre, gnu, impala, eland giganti, giraffe, la grande antilope alcina (l’antilope più grande del mondo), l’antilope di zibellino, il kudu e più di 400 specie di uccelli.

Parco Nazionale dei monti di Udzungwa

Il Parco Nazionale dei monti di UDZUNGWA, occupati per il 20% dall’omonima catena montuosa, è la casa dei grandi mammiferi africani come leoni, leopardi, ippopotami, elefanti, bufali, e vi si trovano anche numerose antilopi, viverridi, iraci, manguste e pangolini, oltre a più di 400 specie di uccelli. Questo parco è unico in Tanzania per numero di primati: ne ospita infatti 11 specie diverse tra endemiche e migranti. La visita nel parco viene svolta a piedi, con un lungo trekking durante in quale, solitamente, si arriva fino alle cascate Sonjo.

Parco Nazionale di Saadani

Il Parco Nazionale di SAADANI è un vero e proprio santuario naturale con un litorale sull’Oceano Indiano ed è il solo posto in cui il relax balneare può essere interrotto da un elefante che passeggia o da un leone che si abbevera in una pozza nei dintorni, trasformandosi in un “safari balneare”.
Durante un safari nel parco si possono incontrare giraffe, bufali, facoceri, antilopi d’acqua, cervicapre, springbok, gnu, duiker rossi, kudu maggiori, eland, antilopi nere, babbuini gialli e cercopitechi grigio-verdi. Non mancano poi i maestosi pachidermi. Qui risiedono anche branchi di leoni e leopardi, iene maculate e sciacalli dalla gualdrappa.
Lungo le rive del fiume Wami, vicino alle mangrovie, si possono avvistare ippopotami, coccodrilli, uccelli marini e fluviali, mentre le spiagge rappresentano una delle zone riproduttive della tartaruga verde.

Parco Nazionale di Ruaha

Istituito nel 1964, il Parco Nazionale di RUAHA è ancora incontaminato e poco turistico, essendo una delle zone più selvagge dell’intera Tanzania ed avendo un passaggio di accesso davvero difficile. Il Nome viene dal fiume Great RUAHA, ricco di una flora e una fauna variegate come elefanti, bufali, zebre, gnu, antilopi, giraffe, facoceri, scimmie e naturalmente leoni, leopardi, ghepardi, licaoni e iene. Nei pressi del fiume, inoltre, sono facilmente avvistabili coccodrilli e ippopotami. Il Ruaha ha la più alta concentrazione di elefanti di qualsiasi altro Parco Nazionale dell’Africa Orientale, oltre a 570 specie diverse di volatili.

Parco Nazionale di Kitulo Plateau

Il Parco Nazionale di KITULO PLATEAU, chiamato anche God’s Garden, è il primo parco naturalistico in Africa destinato principalmente alla protezione della flora e ospita uno dei più grandi spettacoli floreali del mondo. Sull’altopiano di Kitulo sono presenti ampie zone aperte di prateria montana e zone forestali, di cui un’ampia porzione risulta di difficilissimo accesso, dato che si tratta di una scarpata che declina in pochi km dai 2.500 ai 500 metri della superficie del lago Niassa, terreni vulcanici ben irrigati che sostengono la più grande e importante comunità di pascoli montani della Tanzania.

Parco Nazionale di Katavi

Isolato e raramente visitato, il Parco Nazionale di KATAVI nella zona Ovest del Paese è una vera e propria terra selvaggia. Di forte interesse è il fiume Katuma e le pianure alluvionali ad esse associate, come i laghi stagionali Katavi e Chada. Durante la stagione delle piogge, questi lussureggianti laghi paludosi sono un paradiso per uccelli acquatici e ippopotami. Non mancano elefanti, bufali, giraffe, zebre, impala e redunca, facili prede di leoni e iene maculate le quali, per abbeverarsi, si recano sulle rive dei laghi stagionali che si riempiono di acqua dopo le piogge.

Parco Nazionale dei monti di Mahale

La zona Ovest di questo spettacolare Paese è contornata da due Parchi Nazionali principali. Le antiche foreste del Parco Nazionale dei monti di MAHALE, uno tra i più piccoli della Tanzania, sono un habitat naturale per gli scimpanzè. Il Parco è ideale per i safari a piedi, durante in quale si possono incontrare differenti specie di primati, tra cui cercopitechi dalla coda rossa, cercopitechi dal diadema, colobi dalla coda rossa, babbuini olivastri, oltre a ippopotami, leopardi e 200 specie di uccelli, tra cui l’avvoltoio delle palme, una specie quasi vegetariana. Il lago si trova alla base della Rift Valley e ospita circa 350 specie diverse di pesci, di cui la maggior parte è endemica.

Istituita in principio come Area Naturale Protetta, il Parco Nazionale di Gombe Stream occupa un’area di 52km quadrati ed è il più piccolo Parco Nazionale della Tanzania. La fama del Parco Nazionale di Gombe Stream viene dall’intervento nel 1968 della primatologa Jane Goodall per proteggere alcune migliaia di scimpanzè, di cui oggi sopravvivono meno di un centinaio di esemplari. Nel parco sono presenti anche altri primati, oltre a circa 200 specie di uccelli.

Il Parco è noto per l’omonimo conflitto, noto anche come “guerra dei quattro anni del Gombe”, un violento scontro che ha visto contrapporsi per quattro anni due comunità di scimpanzè: i Kasakela, che occupavano la regione del Nord, e i Kahama, che occupavano la regione del Sud del Parco.

Rovine Shiraz

Il Sud offre un angolo particolarmente ricco di cultura per un Paese conosciuto principalmente per i suoi Parchi e le sue Riserve Naturalistiche. Gli aspetti culturali arrivano a toccare la costa nel periodo shirazi, una fase della storia della Tanzania e dell’Africa Orientale compresa tra il XIII e il XV secolo. Quest’epoca prende il nome dai sultani che regnavano sulle numerose città-stato arabe della regione, che nella maggior parte dei casi si ritenevano discendenti di famiglie aristocratiche della regione di Shiraz, in Persia, o ancora una formazione altamente fossilifera dove regnavano incontrastati maestosi dinosauri in un’epoca del tardo Giurassico medio, all’inizio del primo Cretaceo.